Il mondo del fitness è popolato di leggende metropolitane e convinzioni senza fondamento, che ci possono allontanare dai nostri obiettivi! Ve li racconto io, perché solo se li conoscete potete evitarli!
Ci sono delle false verità che si nascondono bene dietro convinzioni talmente radicate da sembrare indubitabili. D’altra parte il passaparola funziona sempre, da secoli: si inizia con un consiglio non richiesto, ma farcito di termini scientifici tanto da sembra perfettamente fondato, che viene passato di bocca in bocca fino a diventare “informazione” e a quel punto nessuno mette in dubbio la sua veridicità.
Il mondo del fitness non è esente da falsi miti e mezze verità: ciò che importa in tutto questo discorso è che credere a queste informazioni non vere potrebbe allontanarci dai nostri obiettivi!
Non stiamo parlando solo di banali chiacchiere da spogliatoio, ma di concetti ben saldi, radicati anche tra i professionisti e i veterani, spesso tanto più veicolati quanto più privi di fondamento.
Miti del fitness: leggenda o verità?
1. Addominali bassi e addominali alti
Non esistono esercizi specifici per allenare in maniera distinta la parte alta e bassa del muscolo addominale: il retto addominale è un muscolo unico, che parte dalla sinfisi pubica e dalla cresta pubica, inserendosi a livello del processo xifoideo. Con una sola zona di origine e una di inserzione, è impossibile lavorare a distretti separati.
L’unica separazione possibile, ma a questo punto solo di carattere anatomico, può essere fatta tra parte destra e sinistra del muscolo. Le due metà sono unite dalla linea alba, punto di fusione delle guaine fibrose che avvolgono il muscolo.
TIPS: Rimane valida e assolutamente tangibile la sensazione percepita durante l’allenamento: alcuni esercizi stimolano maggiormente la parte bassa e altri la parte bassa o laterale, ma è sempre unico il muscolo che lavora.
2. Le creme “brucia grassi”
Le famose creme miracolose: alzi la mano chi non ne ha provata una, almeno una volta nella vita! Le creme che vengono vendute come bruciagrassi ad azione localizzata non esistono! Per capirlo, basti pensare che il processo di accumulo dei grassi è la risposta dell’organismo che immagazzina l’energia introdotta in eccesso con l’alimentazione all’interno delle cellule adipocite, in tutto il corpo.
“Dove” questa energia venga immagazzinata è una questione genetica, non modificabile con una semplice crema.
TIPS: La soluzione c’è ed è molto semplice: ridurre l’introito calorico e aumentare il dispendio energetico. Combinando training e alimentazione e trovando il giusto rapporto calorico, si otterrà un aumento della massa magra e una riduzione della massa grassa. Fatevi seguire, almeno all’inizio, da un bravo nutrizionista e allenatevi con un trainer: sarà più semplice trovare la vostra strada. Fate come me: non saltate mai i pasti, ma integrate la vostra alimentazione con prodotti di qualità.
3. I crampi e il potassio
Se è vero che tutte le carenze di potassio possono manifestarsi con crampi muscolari, non è vero il contrario, cioè che tutte le volte che si sperimenta un crampo ci si trovi di fronte a una carenza di potassio. Per capire meglio, dobbiamo capire come si formi un crampo: si tratta di una improvvisa manifestazione dolorosa, frutto di una violenta contrazione muscolare, involontaria. Le cause possono essere molto diverse: problemi circolatori, posture che ostacolino il flusso del sangue, abbigliamento costrittivo, alcune terapie farmacologiche. In chi fa sport, specie a livello agonistico, il crampo sorge spesso a causa di un forte affaticamento o per squilibri elettrolitici, causati da sudorazione intensa. Sodio e potassio sono gli elettroliti che, se carenti, espongono ai crampi muscolari, anche se difficilmente in chi si alimenta normalmente ci possono essere carenze di sodio. I crampi possono manifestarsi anche praticando sport vicino ai pasti. Il sangue viene richiamato alla regione addominale, lasciando più sguarnita la muscolatura periferica, causando un crampo.
TIPS: Evitate di allenarvi in prossimità dei pasti principali, calibrate bene il carico di lavoro e fate attenzione alla corretta idratazione.
4. Muscoli e acido lattico
Sin dai tempi dalla scuola, dopo ogni allenamento si sentiva parlare dell’acido lattico, relazionato ai dolori muscolari. Vorrei in questo post “assolvere” l’acido lattico: non è certo lui a causare i dolori! Cos’è l’acido lattico? È un prodotto della glicolisi anaerobica, che si innesca quando la richiesta energetica anaerobica supera l’energia prodotta in maniera aerobica. All’aumentare di questa richiesta aumenta la produzione di acido lattico e si riducono i tempi della performance sportiva.
In sintesi, l’acido lattico non è un prodotto di scarto, ma conserva una buona quota energetica; viene rimosso dall’ambiente nell’arco di qualche decina di minuti perciò non può essere il responsabile dei “dolori del giorno dopo”.
TIPS: La causa del dolore post allenamento, definito DOMS (Delayed Onset Muscle Soreness) è imputabile alle micro-lacerazioni del tessuto muscolare che si originano nella fase eccentrica del movimento. Evitarli non è facile, ma si può tentare: a ogni allenamento fate un buon riscaldamento, concludete con defaticamento e stretching, provate gli esercizi prima eseguirli, aumentate il carico di lavoro in maniera graduale, controllate il recupero ed evitate movimenti bruschi e di rimbalzo. Provate a usare una pistola massaggiante professionale per sciogliere eventuali tensioni muscolari: provate Hypervolt! Leggete il mio post dove vi spiego come funziona: Hypervolt, la pistola massaggiante perfetta per chi si allena!
5. Sudare fa dimagrire?
Risposta breve: NO!
Partiamo dall’inizio: si suda perché il nostro organismo lavora per riportare l’organismo a una temperatura corretta, evitando il surriscaldamento. Sudare, quindi, di per sé non fa dimagrire e lo stesso si può dire delle tute o pancere in neoprene che vengono vendute con “miracolosi effetti dimagranti”. Al contrario, l’uso di tali prodotti non consente una corretta termoregolazione corporea: la copiosa sudorazione causata dal tessuto impermeabile, che impedisce l’evaporazione del sudore, può comportare rischio di astenia, crampi, nausea e, se la perdita di liquidi raggiunge e supera il 5% del peso corporeo, crisi cardiache.
TIPS: Sudare è necessario perché il nostro corpo mantenga la temperatura ideale. Se si suda troppo però, non soltanto si corrono i rischi sopraccitati, ma ci si affatica prima. Meglio allora allenarsi vestendosi con un abbigliamento ideale per la traspirazione! Riusciremo a farlo così più a lungo e più intensamente, con migliori risultati!
Nel prossimo post continueremo a parlare di falsi miti e risponderemo ad alcune domande: lo yoga aiuta contro il mal di schiena? Con il nuoto si dimagrisce? L’elettrostimolazione fa crescere i muscoli e può sostituire l’allenamento?
Staytuned!
La vostra Sayo
#breatheandmove